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Custonaci

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Custonaci


Custonaci è un centro agricolo dove l’estrazione e la lavorazione del marmo, soprattutto il perlato di Sicilia, costituisce oggi la principale attività economica, tanto che il paese è il primo polo marmifero dell’Isola.

Nel suo territorio, che comprende anche l’alta vetta del Monte Sparagio, sono disseminate diverse grotte, interessanti sotto il profilo geologico e paleontologico; tra queste la Grotta Mangiapane, di formazione sia carsica sia marina, con enormi antri che si allungano assottigliandosi verso l’interno e dotata di un’apertura molto ampia, alta 80 m e profonda 70.

La progettazione dell’insediamento urbano risale al XVIII secolo, quando il paese sorse intorno al preesistente santuario dedicato alla Madonna di Custonaci, meta di pellegrinaggi già nel XIV secolo; la chiesa fu costruita nell’arco di più epoche, il che spiega la coesistenza di diversi stili architettonici. L’immagine della Madonna è raffigurata in una bella tavola cinquecentesca attribuita a fra’ Ludovico Zichichi.

Molto suggestivi anche i numerosi bagli, aggregati abitativi destinati ad accogliere i lavoratori delle aziende agricole e caratterizzati da un cortile interno di forma quadrangolare; il baglio Cofano e quello della Grotta Mangiapane rappresentano una variante, poiché caratterizzati da più cortili comunicanti tra loro e delimitati da muretti bassi a secco.

Presepe Vivente

A pochi chilometri da Custonaci si trova Scurati, piccolo borgo di case disseminate come all’interno di un presepe, in un paesaggio caratterizzato da grotte naturali che si aprono su alte pareti rocciose.

La più grande di queste è la Grotta Mangiapane, all’interno della quale nel corso del tempo furono costruite piccole case, stalle e un forno per il pane, mentre nelle vicinanze della grotta sorsero altre costruzioni rurali. In questo contesto, nel 1983 ha avuto inizio l’avventura del Presepe Vivente, concepito come evoluzione dalle sacre rappresentazioni svoltesi fino ad allora nel Santuario della Madonna di Custonaci.

Parallelamente all’iniziativa religiosa si sono via via concretizzate esperienze di lavoro artigiano e rurale che hanno dato vita a una “messa in scena” viva e affascinante: contadini, pastori, donne, bambini, venditori e animali si muovono in uno scenario sacralizzato da gesti, voci, suoni e odori antichi.

Nella dimensione essenziale di una bottega o di una stanza ogni oggetto racconta così l’universo culturale della vita agricolo – pastorale ed artigianale nell’agro ericino alla fine del 1800.

Museo Vivente

Nella stessa grotta viene allestito un Museo Vivente

Museo Vivente a Custonaci

Viene approntato nella grotta di Scurati, la stessa dove si svolge il Presepe Vivente tra fine luglio e agosto. L’avvenimento etnologico ha molteplici stimolanti aspetti: infatti compendia il mondo contadino, artigianale e pastorale dell’inizio del secolo in Sicilia, non solo nel sito del minuscolo borgo situato dentro il colossale riparo della grotta del Presepe, ma …